Lorrie Parker

Io davvero dovrei fare altro, ho un paio di scadenze abbastanza vicine… e invece mi sono persa fra i numeri. Ho in mente qualche altro giudice, su qualcuno ho già iniziato a lavorare, ma il tempo è quello che è. Spero di non aver sbagliato nulla, ma quando si lavora con così tante cifre il rischio di schiacciare un tasto invece di un altro è sempre presente, se qualcuno dovesse notare errori gli chiedo di segnalarmelo, in modo da poter correggere il file originario e sostituire l’immagine.

Piccolo salto indietro nel tempo: Giochi olimpici di PyeongChang. Successi per Yuzuru Hanyu nella gara maschile, Alina Zagitova nella gara femminile, Aljona Savchenko/Bruno Massot nelle coppie di artistico e Tessa Virtue/Scott Moir nella danza su ghiaccio. Tutto pacifico? Non proprio, due giudici cinesi sono stati sospesi per National bias, cioè per aver dato ai loro connazionali voti troppo alti rispetto a quelli degli altri giudici, e voti troppo bassi ai loro diretti rivali.

Questo è il documento ufficiale che riguarda Weiguang Chen, che ha giudicato la gara maschile: https://www.isu.org/figure-skating/rules/fsk-communications/17361-case-2018-06-isu-vs-chen/file.

Questo è il documento ufficiale che riguarda Feng Huang, che ha giudicato la gara delle coppie di artistico: https://www.isu.org/figure-skating/rules/fsk-communications/17359-case-2018-02-isu-vs-huang/file.

Che io sappia sono stati gli unici giudici i cui voti hanno destato perplessità e contro i quali sono stati presi provvedimenti disciplinari. Non che i provvedimenti disciplinari dell’ISU siano seri, se pensiamo a Didier Gailhaguet, nel 2002 era implicato in pieno nello scandalo dei voti falsati, nel 2016 ha rischiato di essere eletto presidente dell’ISU, quindi di cosa stiamo parlando? Ok, i giudici cinesi hanno favorito i loro connazionali. Sono stati gli unici? Sono di parte, lo riconosco, perciò non avendo il tempo di controllare tutto controllo quel che interessa a me. In questo caso ho controllato i voti dei giudici cinesi, guardato di quanto si discostavano dalla media, e fatto un confronto fra i loro voti anomali e i voti della statunitense Lorrie Parker, per vedere se anche i suoi voti potevano essere considerati anomali. Questo è quello che è venuto fuori:

Per chi non conosce l’italiano, in quelle righe ripeto sostanzialmente l’anomalia dei voti dei giudici cinesi, ricordo la loro squalifica e noto che al contrario Parker non è stata sospesa. Nella gara maschile il giudice cinese è stato decisamente spudorato, il numero che indico è la differenza fra il voto del singolo giudice e il punteggio effettivamente ottenuto dall’atleta nella gara. Un +32,68 a Boyang Jin è notevole, e unito ai punti tolti a Javier Fernandez o Shoma Uno costituiscono il punteggio tecnico di uno short program dei migliori uomini. Il giudice delle coppie di artistico non è stato altrettanto spudorato, ma un bell’aiuto a Sui/Han lo ha dato, fosse stato per lui con 226,90 punti Savchenko/Massot si sarebbero dovuti accontentare della medaglia di bronzo.

Nella tabella in basso oltre ai voti di Weiguang Chen ho guardato anche quelli di Lorrie Parker, e se lei non ha esagerato come Chen, è stata comunque molto più partigiana di Huang. E consideriamo che i giudici cinesi hanno valutato sia il programma corto che quello libero, Parker solo il libero. Perché lei non è stata sospesa? Il protocollo ufficiale di gara lo potete trovare qui: http://www.isuresults.com/results/season1718/owg2018/.

Io uso SkatingScores per comodità, perché inserisce la nazionalità dei giudici invece di nasconderla sotto la generica, e ridicola, dicitura ISU, perché mi dà le somme e perché fa alcuni interessanti confronti:

Alcuni dati interessanti: per Parker quello di Hanyu è stato il quinto libero della giornata dopo quelli di Chen, Uno, Zhou e Fernandez. Lei è stata l’unica a vedere Zhou su un ipotetico podio (le small medal vengono assegnate solo ai campionati mondiale e continentale), chissà come mai. Il giudice cinese ha piazzato Hanyu al terzo posto, cosa non sorprendente visto quando appena detto, mi sa che dovrò controllare il giudice lettone Agita Abele, quando ne avrò il tempo.

Abele ha preferito Uno, che non è andato in ripetizione con una combinazione ma che è caduto sul quadruplo iniziale. A un rapido sguardo Abele è stato il giudice più severo con Hanyu all’ultimo Skate Canada, e uno dei più severi – solo lo statunitense Doug Williams, su cui ho già iniziato a lavorare, è stato più severo di lei  – alla Rostelecom Cup del 2017. Sì, devo davvero controllarla.

Sotto il solo aspetto tecnico per Parker Hanyu (quattro quadrupli, ma uno andato in ripetizione, un triplo Axel) è stato superato da Chen (sei quadrupli, uno dal GOE negativo, un triplo Axel), Zhou (cinque quadrupli, uno dal filo errato, uno sottoruotato, un triplo Axel dal GOE negativo), Uno (quattro quadrupli, uno con caduta e uno dal GOE negativo, due tripli Axel), Jin (quattro quadrupli, uno con caduta, due tripli Axel) e Fernandez (due quadrupli, due tripli Axel).

Per quanto riguarda i components Hanyu è stato il migliore per sei giudici, tre, Parker, Abele e l’israeliano Albert Zaydman, gli hanno preferito Fernandez. Però i voti sono affascinanti, Hanyu ha ricevuto 96,62 per i components, Chen 87,44, la differenza è di 9,18 punti. Non per tutti, però: per Parker, che ha assegnato 94,50 punti a Hanyu e 93,50 a Chen, la differenza è di un solo punto.

Quand’è che la differenza di voti rientra nelle normali oscillazioni, nella soggettività del singolo giudice, e quando invece si sposta in aperto favoritismo? Per Parker possiamo parlare di favoritismo, le sue variazioni sono superiori rispetto a quelle di un giudice squalificato dall’ISU. Io ho stabilito di considerare variazioni eccessive quando, rispetto alla media, balla un punto e mezzo nel programma corto e ne ballano tre nel programma libero, per un totale di quattro punti e mezzo. Non credo di aver lasciato poco spazio ai giudici, se guardiamo i risultati delle gare di artistico – ho ignorato la danza, è troppo diversa, anche se con i numeri potrei comunque giocare un po’ – dal 2011 in poi, gli ultimi cicli olimpici, possiamo vedere quante medaglie avrebbero cambiato colore se chi le ha vinte avrebbe ottenuto 4,5 punti in meno. Se poi oltre a togliere 4,5 punti a chi ha vinto la medaglia, ne aggiungiamo altrettanti a chi si è piazzato alle sue spalle, il numero cresce notevolmente:

La tabella riguarda solo il Campionato del mondo e i Giochi olimpici. Il primo numero indica il punteggio ottenuto dai singoli atleti, il secondo la differenza fra il punteggio ottenuto da quell’atleta e quello che lo precede in classifica. Con una differenza di 4,5 punti 38 medaglie su 99 avrebbero cambiato colore, o chi non ha vinto una medaglia sarebbe riuscito a vincerla. Con una forbice di 9 punti il numero sale a 65. Ci sono anche diversi casi in cui, se dovessimo togliere 4,5 punti a chi ha vinto l’argento, e ne dovessimo aggiungere 4,5 a chi ha vinto il bronzo e a chi è arrivato quarto, il pattinatore che nella realtà ha vinto l’argento sarebbe sceso dal podio.

Ho guardato anche i punteggi della gara maschile di PyeongChang, evidenziando in giallo i punteggi particolarmente generosi e in rosso quelli particolarmente severi. Una precisazione: per chi ha giudicato solo il programma corto l’oscillazione che ho considerato accettabile è quella che ho già indicato, 1,5 punti, per chi ha giudicato solo il libero è di 3,00 punti, per chi ha giudicato entrambi i programmi è di 4,5 punti. Ho lasciato spazio alla soggettività di giudizio: lo 0,18 che il giudice francese ha assegnato a Hanyu per me è un voto severo perché nel complesso Philippe Meriguet è rimasto 1,93 punti al di sopra della media, perciò per lui sono severi tutti i voti inferiori a 0,43. D’altra parte lo spagnolo Daniel Delfa è rimasto di 0,96 punti al di sotto della media, perciò per lui un voto severo è inferiore a 0,54 punti. In grassetto ho evidenziato gli atleti connazionali del singolo giudice. Per semplicità di calcolo non ho considerato i voti dei sei atleti che non hanno preso parte al programma libero. Li ho riportati nella tabella, ma non sono entrati nella media, già così ho perso con questi numeri davvero tanto tempo.

Di voti evidenziati ce ne sono parecchi, e visto che gli atleti si giocano la loro carriera sui numeri dati dai giudici, una certa precisione sarebbe auspicabile. Magari potenziare le tecnologie a disposizione dei giudici, e squalificare (non sospendere, squalificare) quelli che esagerano, potrebbe essere un buon punti di partenza. Le stranezze sono presenti a tutti i livelli, non riguardano solo le medaglie. Prendiamo il programma corto. In questo caso ho accostato i dettagli di due diversi screenshot.

Con il 23° posto nel programma corto, Matteo Rizzo si è qualificato per il programma libero. I voti oscillano un po’, per qualcuno è stato un po’ più bravo, per qualcuno un po’ meno bravo, ma per otto giudici su nove Rizzo ha meritato la qualificazione al libero. Fa eccezione il giudice francese Philippe Meriguet, che lo ha piazzato al venticinquesimo posto, alle spalle del francese Chafik Besseghier. Da notare che per otto giudici Besseghier, che complessivamente si è piazzato 26°, non è stato uno dei migliori 24 pattinatori. Suppongo che sia solo una coincidenza, vero?

Bisognerebbe davvero guardare tutti i giudici, peccato che io abbia anche una vita, due figlie, un lavoro e un bel po’ di impegni. Però qualcosa ho guardato, per esempio tutte le gare giudicate da Lorrie Parker dalla stagione 2016-2017 in poi, cioè da quando sappiamo quale voto ha assegnato ciascun giudice. Parker non ha più giudicato gare internazionali dopo gli ultimi Giochi olimpici, solo gare regionali statunitensi, e spero davvero di non vedere più il suo nome comparire in un pannello di giudici. Questi i voti che ha assegnato in due stagioni, con la solita evidenziatura dei voti più strani e dei connazionali:

In 21 occasioni ha giudicato un connazionale, e, con la sola eccezione di Vincent Zhou alla Cup of China del 2017, è sempre rimasta al di sopra della sua stessa media, in 17 occasioni con voti davvero molto generosi. Per contro è quasi sempre stata particolarmente severa con i diretti avversari degli statunitensi. Partiamo dalla finale di Grand Prix 2016, con oltre 10 punti di differenza finale fra Hanyu e Chen per i giudici nel loro complesso ma meno di uno per lei. Passiamo alla gara junior, con un regalo di oltre 16 punti Alexei Krasnozhon avrebbe guadagnato un posto, scavalcando il russo Roman Savosin.

Al Four Continents Championship 2017 la differenza di 3,76 punti fra Hanyu e Chen sarebbe cresciuta fino a 14,48 punti. Jason Brown, nonostante l’aiutino, sarebbe rimasto sesto, Grant Hochstein sarebbe salito dal nono all’ottavo posto.

Rostelecom Cup 2017. La differenza fra Chen e Hanyu, sempre trattato malissimo, chissà come mai, sarebbe salita da 3,02 a 10,52 punti, Hochstein avrebbe guadagnato due posizioni scavalcando il russo Andrei Lazukin e il kazako Denis Ten. Fra le donne i voti strani sono diversi, mi limito a rilevare che la statunitense Mirai Nagasu avrebbe superato la russa Valeriia Mikhailova e la kazaka Elizabet Tursynbaeva. Nelle coppie di artistico Castelli/Tran avrebbero superato gli austriaci Ziegler/Kiefer.

Nella Cup of China 2017 per Parker l’argento sarebbe dovuto andare allo statunitense Max Aaron, non al cinese Boyang Jin, che con lei ha rischiato di essere superato pure da Vincent Zhou. Chissà perché con i voti di Vincent si è contenuta. Gli altri americani rimangono stabili.

Nel programma corto della gara a squadre dell’Olimpiade Parker ha preferito Chen al canadese Patrick Chan, mentre nel libero per lei il migliore è stato Adam Rippon, preferito rispetto a Chan e al russo Mikhail Kolyada, e ricordo che le medaglie se le sono giocate Canada, Russia, anche se non la possiamo chiamare così, e Stati Uniti, e lo sapevamo fin dall’inizio che sarebbe stata una lotta a tre.

(Edit: SkatingScores ha iniziato a pubblicare interessanti tabelle che mostrano quanto i giudici siano influenzati dal national bias. Quella della gara a squadre maschile di PyeongChang si trova qui: https://skatingscores.com/1718/olyt/men/bias/).

Infine, il libero maschile: primo Chen, e su questo siamo tutti d’accordo, ma con questo distacco? Sul singolo programma sono quasi 23 punti sul secondo, che è Uno, terzo Zhou (tre posizioni guadagnate guardando la classifica del solo programma libero, non quella totale), quarto Fernandez, quinto Hanyu, sesto Jin e settimo Adam Rippon, che secondo la totalità dei giudici ha eseguito il decimo libero.

E con tutto questo una famosa giornalista statunitense si è dichiarata convinta che i voti di Parker non siano nulla di strano:

Rutherfurd

Mi domando quale sia il suo metro per dire che un giudice è stato un po’ troppo generoso con un suo connazionale.

Aggiungo la tabella del national bias: https://skatingscores.com/1718/oly/men/bias/).

Per oggi mi fermo, pensavo di caricare un paio di foto già pronte e scrivere una manciata di frasi, e come al solito ho esagerato.

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